. |
Jules Shear Sayin’ hello to the folks
(Valley Entertainment)
www.valley-entrtainment.com
Nome minore del grande cantautorato americano Jules Shear è un artista che ha variato sempre la sua offerta.
Sin dai suoi esordi come membro dei californiani Funky Kings ( la band capitanata da Jack Tempchin, autore del brano di apertura “On The Border” degli Eagles, “Already gone “ ) poi con The Polar Bears ( “ dischi nei primi ottanta con la Epic ) e poi ancora in una lunga carriera solista durante la quale ha licenziato qualche successo come “ if she knew what she wants “ poche poche poche schifezze e alcuni piccoli capolavori, Shears è andato avanti senza mai alzare la voce, senza curarsi mai troppo di ciò che gli accadeva intorno adottando un comportamento understated che non sempre gli ha giovato.
Jules ha un tono vocale fortemente riconoscibile, una di quelle voci nasali che potrebbero non piacere ma che affascinano, un non-cantante nella vena di Lou Reed, Donald Fagen, Bob Dylan. Se riesci a far combaciare la tua lunghezza d’onda con la sua, scopri di essere davanti a un artista che possiede qualcosa in più del talento.
Per non essere troppo invadente Jules si presenta oggi al pubblico con un disco di 12 brani altrui, canzoni che a lui piacciono e che si auguri piacciano anche ad altri, brani selezionati dal suo produttore Stewart Leman ( Shear ha bisogno di un produttore ? non si direbbe ma pensa che un orecchio esterno gli dia maggior obbiettività …) e messi giù con qualche amico come Sammy Merendino, Johnny Gale, Jenifer Jackson, Curtis Stiger, Rick Chertoff( ex Dictators ).
In !Sayin’ hello to the folks” Jules Shear ripropone brani molto differenti fra di loro; si va da Todd Rundgren ( “ Be Nice to Me “) a Woody Guthrie ( “ 1913 Massacre “ ) da James Brown ( Ain’t that a Groove “) a Eddie Hinton ( “ Breakfast in Bed “ ) a Bob Dylan ( “ In the summertime “).
tutte le recensioni
|
. |