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Little Feat a Salerno
Stadio Vestuti, Salerno 29 giugno 2004



Questa è una serata speciale e non solo perché è il debutto del primo tour italiano dei Little Feat, ma perché oggi sono 34 anni che “The rock’n roll doctor” Lowell George, chitarrista, cantante, fondatore e leader dei Factory e dei Little Feat, ci ha lasciato al suo posto c’è la bravissima Shaun Murphy. Lo spirito di George è però nell’aria già prima del concerto. Si respira la stessa elettricità che c’è nei primi storici dischi storici dei Feat, nonostante lo stadio non sia pienissimo (circa 500 spettatori) il pubblico è caldissimo.

Appena i Feat salgono sul palco incomincia la magia, la loro musica attraversa l’aria calda di fine giungo e sale potente si estende in jam strumentali eccezionali in cui Paul Barrere e Fred Tackett regalano nota dopo nota vere e proprie perle di arte chitarristica, supportati alla grande dalla potenza ritmica della batteria di Richie Hayward e dalle tastiere di Bill Payne che con la su brillante fantasia cesella ogni melodia. Si passa da rock potenti a folk rock con venature new country e così si ha modo di ascoltare quasi tutti i classici della band, su tutte una splendida versione di Willin’ con tanto di dedica a Lowell.

Non mancano però vere e proprie perle del loro repertorio live come Spanish moon e Dixie Chicken ed il bis Oh Atlanta, eseguite in maniera impeccabile con le chitarre sempre di Barrere e Tackett sempre in gran spolvero. A quasi 60 anni d’età di Feat riescono ancora a commuove proprio come accadeva quando sul palco accanto a loro c’era The Doctor che Shaun ha sostituito in maniera impeccabile svelando una voce incantevole sui brani più soft e potentissima su quelli più sostenuti. Insomma i pochi fans presenti per circa due ore hanno respirato del puro e sano rock’ n’ roll.

Salvatore Esposito

foto Ernesto de Pascale

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