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Billy Corgan - The Future Embrace
(Warner)
www.billycorgan.com



The Future Embrace is the first solo album ever released by Billy Corgan, the former leader of The Smashing Pumpkins. This album shows Corgan's most intimate set of songs and his new romantic poetry.

Lasciatosi alle spalle il mezzo disastro con gli Zwan, band dalle qualità mai espresse durata il tempo di un disco, Billy Corgan, dopo due anni di silenzio torna sul mercato con The Future Embrace, il suo primo album come solista. Si tratta di un album che in parte recupera le sonorità che furono di Adore degli Smashing Pumpkins, estremizzandole e facendole confluire in un synth-pop-rock che vent’anni fa avrebbe sicuramente fatto parlare di se. Purtroppo questo disco non è nato sotto le migliori prospettive, un po’ per il calo di popolarità di Corgan e un po’ perché la stampa non è stata proprio tutta dalla sua parte. Dunque sembra un disco destinato a raccogliere il consenso solo dei fan più appassionati. Tuttavia in questo pugno di canzoni si scopre un Billy Corgan disteso, diverso, la cui vena noir è stata sostituita in larga parte da una poetica molto romantica e sognante. Per accorgersene basta ascoltare sia il dolcissimo brano di apertura All Things Change in cui addirittura fa capo un richiamo storico al famoso "we can change the world" della mitica Chicago di Graham Nash sia la insospettabile cover di To Love Somebody dei Bee Gees completamente riscritta nella linea melodica e avvolta in un arrangiamento a metà tra Mercury Rev e Depeche Mode. Non mancano altri richiami al passato come la ballata dai toni gotici Now (And Then) o il pop stralunato di Pretty, Pretty Star in cui si apprezza un ottimo lavoro sulla linea melodica. Il resto del disco pur non svelando grandi sorprese, si lascia apprezzare ed in particolare emergono brani come The Cameraeye sostenuta da un bel giro di basso alla Smashing Pumpkins o ancora Dia in cui ai beat elettronici e alle chitarre elettriche si aggiunge una sezione di archi campionata. Certo qualcosa non funziona davvero come Walking Shade o la lamentosa Sorrows ma il tutto finisce per passare in secondo piano soprattutto se visto in una prospettiva generale in cui al centro c’è il suo autore e la sua sensibilità. Corgan ha infatti ancora molte cartucce da sparare, non solo a livello musicale ma anche a livello poetico come dimostra il suo libro di poesie che ha avuto un grosso successo negli States e presto verrà tradotto anche in italiano. Il disco probabilmente non avrà grosso successo questo è sicuro ma non sottovalutatelo troppo, Corgan è uno di quelli che ti entrano dentro alla distanza.

Salvatore Esposito

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