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AA.VV: Mama Kangaroos – Philly Women sing Capitain Beefheart
Genus Records
www.genusrecords.com



The idea behind Genus Records sounds interesting form the very beginning. The label, as you can read on the home page of their website, was founded in order to document the rich and varied array of talent that performs in the bars, clubs, coffee shops, and basements of the city of Philadelphia. Mama Kangaroos is a wonderful tribute to the wild genius of Don Van Vliet, a.k.a. Captain Beefheart, the crazy talented man behind masterpieces like Trout Mask Replica. Featuring twenty established and emerging female artist from Philadelphia, this tribute album is an incredible mix of different styles, from electronics to punk, from rock n roll to blues. All the artists not only pay a tribute to Captain Beefheart , but also offer their personal interpretation of its music. Very good, check it out on www.genusrecords.com
Giulia Nuti

Ottimo tributo al genio sfrenato di Captain Beefheart da parte dell’etichetta Genus Records, nata per documentare gli artisti che suonano in bar, club e locali di Filadelfia. Con venti artiste femminili, emergenti e non, che cantano brani dell’indimenticabile Capitano, responsabile di capolavori come Safe as Milk e Trout Mask Replica, questo tributo offre una enorme varietà di stili diversi e cerca di attingere ai più diversi album della sua discografia. Si comincia con il rock contaminato di elettronica dei brani di apertura, dove spicca specialmente The Past Sure is Tense eseguito dai Winterbief, che in qualcosa ricordano gruppi come i Fiery Furnaces. Nella sezione successiva si torna più verso la musica suonata, con il blues della Bigg Mess Orchestra, ampia formazione con brass section che esegue Run Paint Run Run, per proseguire poi con l’acustica Sugar Bowl interpretata da Jane Gilday. Immancabile il brano The Witch Doctor Life, da cui la citazione “Mama Kangaroo” che dà il titolo all’album. Nella sezione centrale troviamo bei brani di ruvido rock-blues e poi il punk di Fying Pan interpretata da Thorazine.

Questo bell’album probabilmente farebbe gongolare anche il buon vecchio Don Van Vliet (aka Captain Beefheart), che adesso nella vita abita nel deserto e fa il pittore, e che nell’eclettismo e nel vero cross over ante litteram ci ha navigato a vele spiegate.

Giulia Nuti

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