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John Prine - Fair & Square
(Oh Boy/I.R.D.)
www.jpshrine.org
www.ohboy.com
After nine years of waiting, John Prine comes back with a wonderful album. Fair & Square’s 14 track are a great example of best Prine’s songwriting with all his hallmarks of artistry.
Dopo nove anni di attesa dal suo ultimo album di canzoni inedite, John Prine torna con un nuovo splendido disco dal titolo Fair & Square. Inciso con l’apporto di una nutrita schiera di fedelissimi amici, tra cui spiccano Phil Parlapiano, Dave Jaques, Paul Griffith e Pat Mc Laughlin, il disco spaziando tra folk e slanci rock ci mostra un John Prine in forma smagliante dopo aver fatto sospirare i suoi fan durante un brutto periodo segnato dal cancro. Ripresosi completamente John ha dato vita ad un disco dalla bellezza disarmante che si posiziona sin dalle prime note in una dimensione senza tempo. Il suo songwriting è ancora capace di commuoverci, lasciando intatto quello spirito che tra melodie soffici e dirette, testi profondi e toccanti, vibrava nei brani del suo album di esordio. Eccoci così di fronte a piccole perle come il dolcissimo country di Glory Of True Love, che apre il disco riportandoci alla memoria la linea melodica di Speed Of The Sound Of Loneliness, le riflessioni sociali di Some Humans Ain't Human, e l’introspettiva Taking a Walk. Non meno belle sono poi Crazy as a Loon, una ballata in puro stile Prine con tanto di fisarmonica in bella evidenza, In My Darling Hometown con ospiti ai controcanti Alison Krauss e Dan Tyminski e la ballata acustica Long Monday che ci riporta alle atmosfere di Hello In There. Della partita sono anche due cover, una travolgente rilettura elettrica di Bear Creek Blues della Carter Family e Clay Pigeons, un brano meraviglioso dello sconosciuto cantautore texano Blaze Foley. Chiudono il disco due bonus track: la divertente Other Side Of Town, ripresa dal vivo e Safety Joe. Insomma un ora di grande musica che speriamo arriverà ad un pubblico quanto più vasto possibile perché John è uno di quei songwriting che da scoprire assolutamente.
Salvatore Esposito
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