Jeff Black - Tin Lily
(Dualtone)
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Tin Lily is Jeff Black's fourth album, following his initial Birmingham Road, Honey and Salt, and B-Sides and Confessions. This album shows a wide range of Black’s style where Tom Waits meets Bob Dylan.

Dopo l’ottimo esordio con Birmingham road, Jeff Black rischiava di diventare una delle tante supernova del cantautorato americano, al pari di Will T. Massey e Michael McDermott fortunatamente però la sua vena artistica non è mai scemata e nonostante i problemi a trovare spazio nelle case discografiche è riuscito a ritagliarsi un suo spazio prima con una splendida raccolta di B-Side ed ora con un nuovo album tutto da scoprire, Tin Lily. Si tratta infatti di un disco solido, molto ben prodotto e soprattutto suonato alla grande con l’ausilio di Sam Bush al violino e al mandolino. La ricetta non è cambiata rispetto al recente passato e con tutta probabilità sembra essersi evoluta fino a toccare corde del tutto nuove come le influenze waitsiane lievi ma realmente percepibili nel susseguirsi dei dodici brani. Appare inoltre evidente che Jeff Black non ha abbandonato la via della tradizione ma vi ha aggiunto una nuova linfa vitale dando vita ad un alternanza perfetta di brani elettrici e brani acustici. Durante l’ascolto spiccano in modo particolare l’iniziale Easy On My e la splendida Free At Last, tuttavia il vertice del disco lo si raggiunge con Heaven Now in cui alla poesia del testo si aggiunge una struttura musicale eccellente. Non meno interessanti sono piccoli esperimenti come il lieve folk di Nineteen, caratterizzata da un cantato molto ispirato, le virate rock di Libertine e la rock ballad pianistica How Long, baciata da un crescendo strumentale ad effetto. Per chi conosce Jeff, Tin Lily sarà sicuramente l’occasione per ritrovare un grande cantautore, per chi invece dovesse avvicinarsi alla sua musica adesso questo disco rappresenta un buon punto di partenza presentando in modo esaustivo il largo spettro stilistico di Jeff.

Salvatore Esposito