. Madeleine Peyroux - Half the Perfect World
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madeleine peyroux Madeleine Peyroux - Half the Perfect World
(Rounder /Universal )
www.madeleinepeyroux.com
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Mademoissel Madeleine needs the other half the perfect world to be imperfect if she wanna reached the stars she aims for!

Piacerà a quelli ai quali piace tanto il cinema di Woody Allen o di Robert Altman, a quanti considerano Norah Jones too country da dopo il primo album, a chi resta affascinato dai tono agrodolci e morbidi del cinema esistenzialista francese.
È il mondo di Madeleine Peyroux, classe 1974, southern girl della Georgia, giunta al terzo album con tanto di benedizione e beneplacito dei più grandi del panaroma cantautorale internazionale.
Merito di aver reso questo “Half the Perfect World” il primo disco importante della stagione autunnale 2006 è da ascrivere senza dubbio a Larry Klein, ex svengali di Joni Mitchell, l’uomo che fece traghettare la canadese dai settanta ai novanta senza troppi traumi, e oggi produttore e ideatore del “Progetto Peyroux” a tutti gli effetti.
Nel nuovo album di Madeleine ci vuol poco per capire che si va obbiettivamente oltre il precedente “Careless Love”.
Klein e Madeleine lavorano bene insieme, lei firma con lui quattro brani ma li aiutano Jesse Harris, già ghost writer di Norah Jones e, nome ben più accreditato dai molti anni di militanza sulle scene, Walter Becker in vacanza da Donald Fagen per 15 minuti.
Tra gli autori si scorgono i nomi di Leonard Cohen, Fred Neil (“Everybody’s talkin’” dalla colona sonora di “Midnight Cowboy”, “Uomo da marciapiede”), Serge Gainsbourg per non dimenticare il “periodo francese” della ragazza, dai 13 ai 22, anni topici!, Charlie Chaplin (“Smile” uno dei grandi brani del ventesimo secolo secondo Ry Cooder), il Tom Waits di “ The Heart of Saturday Night”, Joni Mitchell (Larry Klein che si prende una rivincita sulla sua ex donna affidando alla Peyroux la delicata “River” in duetto con KD Lang!).
Proprio “River” è uno dei brani meglio riusciti nella raccolta e lascia intuire cosa Klein ha visto nella ragazza e perché questo progetto viene portato oggi avanti con così tenacia.
Collaborano quei musicisti che ti assicurano eleganza e alto casato: Dean Parks alle chitarre, il misuratissimo e atmosferico Gregg Leitsza alla pedal, Larry Goldings dala band di James Taylor al piano wurlitzer e alla celeste, uno strumento che dà alle canzoni un sapore diverso, chiaro frutto di lunghe ore a cogitare da parte di Larry Klein ala ricerca di questo o quello strumento diverso, ma immediatamente riconoscibile.
Tutto ok quindi in ”Half the perfect world” a parte il fatto che quella metà del mondo a cui il titolo fa riferimento è un pò troppo perfetto e un odore da arbre magic si espande nell’aria asettica da macchina nuova appena uscita dal concessionario.
Pollice verso, quindi Assolutamente no!.
È che nessuno si è voluto sporcare le mani più di tanto in questo “Half the Perfect World” e i momenti più belli sono quelli in cui la ragazza perde un po’ la brocca e – fumata la millesima sigaretta e bevuto il centesimo Jim Beam – si lascia andare, come in “Once in a While “in cui un bell’arrangiamento di archi tira fuori dalla naftalina la bionda Madeleine.
La Peyoroux è in generale un po’ troppo preoccupata quando canta in “Half the Perfect World”, ecco la vera controindicazione. E’ a conoscenza – e se non lo è è bene che lo sia presto – che dischi così li hanno già fatti Astrud Gilberto nei sessanta (Verve/Universal), Cassandra Wilson e Norah Jones (entrambi EMI).
Probabilmente l’ombrosa Madeleine sa che tutti i dischi che non venderà li dovrà ripagare di tasca sua, e sull’unghia, da quell’anticipo sostanzioso che i suoi avvocati hanno estorto alla casa discografica –e hanno fato bene se ci sono riusciti come le cronache dicono! - in cambio della scommessa di un disco che tutti vogliono al numero uno.
Tutti uniti quindi e keep the fingers crossed for young Madeleine, con la speranza che qualcuno la travi fino in fonfo e le faccia mangiare un pò di polvere e ce la restituisca la prossima volta, sporca, sudicia e anche meno bella. Ma con la grinta al posto di quello sguardo triste da retro copertina che fa tanto intenerire ma poco più.
Insomma, visto che lo ha chiamato in causa, più Gainsbourg e meno. In altre parole: Mademoissel Madeleine needs the other half the perfect world to be imperfect if she wanna reachs the stars she aims for!

Ernesto de Pascale

l'intervista a Madeleine Peyroux

Track list

1. I'm All Right
2. The Summer Wind
3. Blue Alert
4. Everybody's Talkin'
5. River
6. A Little Bit
7. Once in a While
8. (Looking For) The Heart Of Saturday Night
9. Half The Perfect World
10. La Javanaise
11. California Rain
12. Smile

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