. Pearl Jam / my Morning Racket

LIVE

Pearl Jam / My Morning Jacket
Pistoia 20.09/2006

Pearl Jam sono una delle band più serie della nuova generazione di young adult che si va ad affacciare sull’asfittico mercato mondiale della musica con una storia ricca e pluripremiata. Hanno adottato da anni una formula alternativa che convince, dotata di una certa trasparenza, e hanno affrontato a testa alta problemi e qualche follia di troppo (come l’interminabile sequenza di live tratti dalla tournee europea del 2002, che invece di battere i venditori illegali ha messo al suolo le loro finanze!).


Guardandoli suonare i Pearl Jam, per tutta la loro sincerità e passione, sono perfetti come primo concerto per un qualsiasi teen ager, ovunque al mondo; una buona porta d’accesso allo squallido mondo della musica di oggi. Li vedi lassù, quarantenni con sulle spalle il fardello di storiacce che non ancora ventenni hanno vissuto sulla loro pelle e tiri un respiro di sollievo perché e solo rock & roll che del grunge degli esordi ha mantenuto intatte le istanze ma che negli anni ha acquisito una autorevolezza e una imponenza “classica”. Merito sopratutto di Eddie Vedder che oltre a cantare come un forsennato ha il ruolo scomodo del frontman con tutti gli occhi addosso. Bellissimo, intenso, commovente, quel senso di unità che i gruppi dovrebbero dare ma che appartiene solo ai migliori.

Non meno intenso è stato lo show d’apertura di My Morning Jacket, una delle migliori band americane del momento con un album live in uscita che documenta proprio questo set che presenta tanti brani dall’ultimo album in studio “Z” , del 2004, ma con un amalgama che se da una parte toglie qualcosa alle raffinatezze che rendono il gruppo dell’Arkansas unico per riferimenti, aumenta lo stato di coesione dei cinque.
My Morning Jacket per niente preoccupati di trovarsi davanti a un pubblico che non sapeva chi fosse, ha prodotto un’ora di musica senza fronzoli infilando dentro tutto il possibile, dal country deviato al post prog più acido, dalla ballata alternativa al boogie più fetente. Esattamente quello che ci si attende da una grande band. E da una grande serata.

Ernesto de Pascale

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