. Lil’ Ed & The Blues Imperials - Rattlesnake
madeleine peyroux Lil’ Ed & The Blues Imperials - Rattlesnake
(Alligator)

Through this sixth release on Alligator Records, J. B. Hutto’s nephew reinvigorates his stylistic approach made up by blistering, almost frantic slide solos, coupled with tough rhythm work, showing a more relaxed side. His sound now appears more mature and enjoyable without having lost a gram of its distinctive impact.

I concerti di Lil’ Ed, spalleggiato da un terzetto d’accompagnatori implacabile come le tasse, possiedono una forza devastante. Con la testa immancabilmente coperta da una specie di fez, Lil’ Ed, artista coerenti come pochi altri, macina tormentati assoli alla slide nella miglior tradizione familiare saltando da un capo all’altro del palco, spesso piegato davanti al pubblico come se al posto della chitarra ci fosse una mitragliatrice. Tutto molto trascinante ma alla lunga un filino stucchevole come i suoi dischi che faticano, e non potrebbe esser altrimenti, a riprodurre la magia dei concerti. Probabilmente conscio di questo limite, Lil’ Ed ha fatto, in questo Rattlesnake, uno sforzo per mostrare anche un lato differente della sua personalità musicale senza osare peraltro un cambiamento radicale. Dunque assieme ai fasti del passato come “Icicles in my meatloaf”, “Broken Promises”, troviamo anche una versione assai convincente di “Leaving Here” di Lamont e Dozier, un country-western dei migliori “Tramp on your street” di Billy Joe Shaver, perfino uno shuffle “Spend some time with me”. Non mancano i ricordi d’infanzia con un pezzo dello zio “That’s the truth”, il bluesaccio torrido d’ordinanza “Nobody’s fault but my own” e un accenno di calipso con la finale “It’s a beautiful world”. Alleggerisce il carico sonoro il piano e l’organo di Johnny Iguana, mentre il terzetto di martellatori, Micheal Garrett, James “Pookie” Young e Kelly Littleton son sempre lì a lavorare la materia grezza. Una ricetta semplice e godibile ma non eterna.

Luca Lupoli

Track list

Leaving here
Tired of crying
Golden rule
You just weren’t there
Icicles in my meatloaf
Broken promises
Tramp on your street
Maybe another time
Spend some time with me
Nobody’s fault but my own
You know you’re wrong
That’s the truth
It’s a beautiful world

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