Look no further, the new prophet of Mississippi Blues is among us. He surrendered to the predicament of the Fathers with this collection of acoustic blues, which conjures the style and the spirit of Son House, Robert Johnson and Junior Kimborough. Equally strong in crafting his own songs, Ash is faithful to the authenticity of the devil’s music from the top to the bottom.
Ascoltando il secondo pezzo avrete probabilmente già messo mano al portafoglio: voce impetuosa, talvolta tonante tal’altra stridula, la Resonator maltrattata da una slide ficcante accoppiata a riffs ipnotici schizzati sul manico. Insomma una bomba a orologeria, che nonostante la violenza dei suoni mantiene fissa la rotta verso il Delta. Finalmente un musicista di grande personalità che può permettersi d’affrontare con piglio garibaldino classici come Spoonful, Crossroads, Smokestack lightning e Walking Blues. Nella prima come in Crossroads e l’originale Everyday compare tale Ian Collard all’armonica, assai convincente anche lui, in grande sintonia con Grunwald. Sublimi Crossroads – versione strascicata – e Smokestack lightning che cresce come un bubbone, dove si sente l’influenza di Kimborough. Due i pezzi firmati da Tom Waits, assurto ormai a status d’icona del Blues contemporaneo, specialmente interessante Jesus gonna be here a cappella con la voce di Grunwald che sale e scende come un ascensore. Da manuale Walking Blues. E’ difficile trovare un’artista così giovane – Ash é sotto la trentina – con una tale maturità artistica. Canta e suona, con ottima tecnica, come il più navigato dei bluesmen; ha intrapreso una strada ardua perché sarà difficile mantenersi a questi livelli e mantenere un repertorio tale da soddisfare le aspettative di tutti. Quasi perfetto. Quasi, perché – e trattasi d’informazione ad uso e consumo dei puristi che ogni tanto rispiaggiano con la bassa marea – Ash ha un grosso difetto, è di Melbourne, Australia e figurerebbe bene in un remake di un “Mercoledì da Leoni”, per via d’una passionaccia per il surf – inteso come sport – e fisico conseguente.
Luca Lupoli
|
Track list
If you don’t mind
Just be yourself
Going out west
Hey baby
Spoonful
Everyday
Crossroads
Smokestack lightning
Is there a reason
Just can’t help myself
Dolphin song
Jesus gonna be here
Walking Blues |