. The Speakers - Yeats is Great: The Speakers Sing the Poem of W.B. Yeats (And More)
The Words of Yates and The Music Of Speakers!
madeleine peyroux The Speakers - Yeats is Great: The Speakers Sing the Poem of W.B. Yeats (And More)
(The Speakers)
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www.cdbaby.com

The Speakers are a lo-fi, new-folk duo from California. Their latest CD is a collection of songs with lyrics by William Butler Yeats. Brian Miller and Peter Musselman say they were inspired by the Irish poet's turn-of-the-century work because it sounded like country songs.

Jolie Holland deve avere un particolare carisma, o meglio una capacità di saper motivare i musicisti che la circondano. Uno di questi Brian Miller, chitarrista stabile della sua band, è una delle figure di spicco del nuovo folk di San Francisco nonché leader degli Speakers un particolarissimo duo formato insieme a Peter Musselman. Proprio Jolie Holland ha tenuto a battesimo questo nuovo album degli Speakers, Yeats Is Great, suonando il violino e componendo uno dei brani. Il disco è dedicato alla poesia di Yeats, rimanda dal punto di vista dei suoni al lo-fi folk degli Iron & Wine, e quindi ad atmosfere eteree che ben si sposano con la poesia dell’irlandese, che vinse il premio nobel nel 1923. Il disco è godibilissimo all’ascolto e svela un perfetto equilibrio tra musica e poesia come si può notare dalle eteree He Wishes His Beloved Were Dead e dell'originale A Cradle Song o ancora dalla splendida The Mountain Tomb. Il tutto gira intorno a strutture melodiche semplici ma allo stesso tempo piene di grande inventiva come dimostra l’inserimento degli archi in Lost In A Crowd o il clarinetto di Nicole Russo che bacia diversi brani. In particolare arrivano a sorprendere gli arrangiamenti di To a Man Young and Old dove la melodia è disegnata dalla chitarra elettrica, o gli inserti di tromba che fendono la dolcissima The Temp Worker o ancora l’eccellente To a Child Dancing in the Wind / Two Years Later che rimanda alle boarder ballad. Alla fine si ha la sensazione di aver ascoltato uno disco fuori dal comune, fuori dalle logiche di mercato, che sicuramente saprà sorprendere gli appassionati del genere e i curiosi, ma senza dubbio non si può non restare favorevolmente colpiti dalla geniale indisciplina musicale di questo duo, capace di autocelebrarsi con l’intro di Oh! Hello There, e di chiudere il disco con il baccano della fine di una jam in studio. Che dire, speriamo solo che trovino qualcuno che creda in loro, perché hanno le carte in regola.

Salvatore Esposito

Track list

1. Oh! Hello There (I didn't see you come in)
2. He wishes his Beloved Were Dead
3. A Cradle Song
4. The Mountain Tomb
5. It Goes
6. Hey Little Rat
7. Music for Concertina, Violin, & Russia
8. Lost in a Crowd
9. The Delicate Conversation
10. The Fool by the Roadside
11. Nothing Ever Dies
12. To a Man Young and Old
13. The Temp Worker
14. To a Child Dancing in the Wind/Two Years Later
15. An Irish Airman foresees his Death
16. It Looks Like Pete has fallen Fast Asleep

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