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Si scrive Brooooce, si pronuncia Rock n’ Rooolll!!!!!
di Ernesto De Pascale

Si scrive Bruce Springsteen & the E Street Band, si pronuncia in sol fiato: Rock & Roll. Perchè allo Stadio Comunale di Firenze non si esibirà solo il cantautore più potente e completo che l’America abbia generato dal dopo Dylan in poi ma anche la più precisa, succinta, esilarante, commovente e chi più ne ha più ne metta band di rock & roll che esiste in circolazione, con buona pace per gli altri. Una formazione dove le parole e le chitarre vanno di pari passo con basso, batteria, pianoforte, organo, sassofono e violino al sol fino di creare un unica, corale, voce con il pubblico. Se mai esisterà un inno per una ipotetica Rock & Roll Nation quella la scriverà la E Street Band di Bruce Springsteen. E se le loro canzoni non dovessero basterà essa sarà pur sempre in grado di prenderne una qualsiasi – da “Satisfaction” a “Lucille” – e farla propria. Perchè è musica di tutti, per tutti. Bruce suona una musica che ha la sua età, la rappresenta in pieno e se mai qualcuno potrà tacciare il cantautore di Asbury Park di essere enfatico, ci penserà il resto della band a far cambiare idea ai più indecisi. Sono questi musicisti, o meglio, artisti, che non si sono mai seduti sugli allori, che non si risparmiano, che parlano usando la prima persona singolare( e sono rimasti in pochi ) ma che sanno raccontare le storie altrui come solo i grandi registi e scrittori sanno fare. E lo fanno in tre, quattro minuti: Come il Rock & Roll ha insegnato a fare, a sintetizzare, nei primi quarantacinque giri. Per coloro i quali devono compiere il grande salto, Bruce Springsteen & The E Street Band è il rito iniziatico, la festa di fine stagione, il girare pagina della vita a tempo di quattro quarti. Molti si erano crucciati che negli anni Springsteen avesse messo i suoi uomini da un parte e questi, con grande senso di unità, non hanno mai una volta dichiarato niente che potesse incrinare quel senso di ghenga (il termine è dell’autori italiani Giorgio Calabrese e Piero Vivarelli per le prime canzoni di Celentano) che un vero gruppo in pieno abbraccia.

La E Street è il senso della vita in una band che ha sognato, negli anni della propria adolescenza, di restare insieme fino alla fine. Ecco perchè, anche per Bruce, le cose hanno avuto un tempo per esistere, un tempo per fermarsi, cambiare, ricominciare. E adesso la formazione, così poco differente da quella che esordì allo Stoney Poney di Asbury Park,New Jersey, nel 1972, è al pieno della propria potenza. Quelli che assisteranno a questo evento e potranno applaudire Bruce Springsteen & The E Street Band per la prima volta nella vita ci facciano casa: i loro concerti iniziano e l’impressione che questi dieci diavoli suonino insieme già da alcune ore.E al termine del concerto nessun cedimento sul palco. Tre ore piene e una sequenza che non si ripete mai dove i brani sono chiamati a voce dal Boss secondo uno stile che ci riporta indietro alle grandi revue nere degli anni cinquanta, quando, appunto, il Rock & Roll non aveva ancora un nome. Tutto il resto è dietrologia, una scienza così cara ai giornalisti musicali su cui ci si adagia quando non si sa che pesci prendere. Qui l’unica cosa prevedibile è che Bruce e i suoi ce la metteranno tutta. Il motivo vero ? Perchè la musica quando ha un significato carica chi la suona, è la migliore terapia ed è- per di più –una terapia comune. Qualcuno pensa che il Rock & Roll è vecchio ? Venga a vedere la E Street Band e Bruce Springsteen e poi cominci a pensare a un serio piano di pensionamento a base di buona musica. Si ritroverà, fra le centinaia di canzoni del nostro, davanti a alla più bella storia del mondo degli ultimi cinquanta anni e con una colonna sonora che poi non vorrà più sostituire. E tutto questo per una sera accade qui, nel salotto di casa nostra. E ci pare francamente la più bella celebrazione del viaggio musicale di questa città e dei suoi uomini iniziato tanti anni tanti anni fa e passato attraverso eventi grandi e piccoli che qualcuno in futuro ricorderà a lungo. E perché ciò accada anche la sera dell’otto giugno dipende solo da ognuno di noi e non è cosa difficile. Là, sopra quel palco Bruce Springsteen & The E Street Band sta suonando la propria canzone. Scommettiamo che è anche la nostra ?

Ernesto de Pascale

Originariamente pubblicato editato su La Nazione del 3.06/2003

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