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EDINBURGH 2012 – Florence for Fringe

15 ottobre 2012 by Michele Manzotti in Fringe

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Florence for Fringe

Edimburgo, intervista a Giovanni Mezzedimi

«La selezione è stata molto dura, dato che c’erano molti concorrenti. Alla fine ce l’abbiamo fatta forse grazie anche al parere del direttore dello spazio teatrale che voleva un certo tipo di spettacolo». Giovanni Mezzedimi, video artista di Siena, racconta così la vittoria di Sulle labbra tue dolcissime al progetto internazionale Florence for Fringe creato dall’organismo Cult Cube in collaborazione con l’Istituto di cultura italiana a Edimburgo, la Camera di commercio italiana a Glasgow, il Teatro la Pergola, Agri Culture Toscana, il Consiglio regionale. Un progetto che dà la possibilità a un sodalizio artistico della nostra realtà di partecipare al festival della capitale scozzese, gemellata con Firenze, che si tiene ogni agosto. Uno spettacolo che è comunque stato concepito a Siena. Sulle labbra tue dolcissime è stato realizzato della compagnia di danza Francesca Selva (nella foto in alto al Royal Mile di Edimburgo) per la quale Mezzedimi ha creato le immagini. Il soggetto, ispirato al film Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli del 1965 con Stefania Sandrelli, è curato da Marcello Valassina e tratta della fragilità dell’esistenza umana di fronte alla tenace consistenza degli oggetti. Inoltre parte delle musiche sono state arrangiate da Antonio Locafaro, proveniente dai corsi di Siena Jazz.

Francesca Selva

«Le rappresentazioni _ spiega Mezzedimi _ si sono tenute ogni giorno dal 3 al 27 agosto alla Zoo Southside Main House a esclusione dell’8 e del 20. Il nostro orario coincideva con altri 160 appuntamenti in programma. Eppure abbiamo sempre avuto pubblico, probabilmente grazie anche alla critica che si è subito accorta di noi. A partire dal Guardian fino allo Scotsman, i giornalisti hanno consigliato il nostro lavoro. Tutto questo in un festival dove la danza non è così in primo piano rispetto al teatro e alla musica»

In pratica il Fringe, con una grande componente di giovani artisti, è festival totalizzante per la città, un esempio per tante altre realtà. «L’esperienza in questa rassegna _ conclude Mezzedimi _ è molto importante per un artista. Per fare fronte alla numerosa concorrenza di spettacoli in cartellone bisogna che il livello sia altissimo, e specialmente per una formazione straniera bisogna tenere conto di dover stare lontani da casa e concentrarsi completamente sul lavoro. Ma quando c’è la risposta del pubblico e della critica capisci che ne è valsa la pena».

Michele Manzotti

 

Antonio Locafaro e Giovanni Mezzedimi

 

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