(Gipsy Child)
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After the good tribute album to Woody Guthrie, the Lowlands comes back with a new album that features very interesting songs and a new line-up where shines two hero of italian rock like Antonio “Rigo” Righetti and Robby Pellati.
A distanza di due anni dall’ottimo Fathers & Sons registrato con Donald & Jen MacNeill, e quasi parallelamente alla pubblicazione di Better World Coming, disco tributo a Woody Guthrie, i Lowlands piazzano una nuova zampata nella loro discografia pubblicando Beyond, il loro terzo disco di inediti. Guidati dall’attivissimo Edward Abbiati, vero punto di riferimento per gli amanti di musica roots in Italia, i Lowlands in questi anni hanno conosciuto diversi cambi di formazione, ma con la nuova sezione ritmica composta da Antonio “Rigo” Righetti al basso e Robby Pellati alla batteria), che si affianca a Francesco Bonfiglio (organo, piano, accordion) e Roberto Diana (chitarre), sembrano finalmente aver trovato una loro stabilità. Rispetto al passato il loro sound è senza dubbio più elettrico e in generale a beneficiarne è senza dubbio la qualità complessiva anche dei vari brani, i cui testi vengono valorizzati al massimo ed esaltati da un vero e proprio muro di suono. A dimostrazione di ciò basta citare l’iniziale Angel Vision, un brano torrido e serrato che mette subito in evidenza quale sia il nuovo corso della band. Se per certi versi questi nuovi brani rimandino da vicino al più recente Willie Nile, è necessario precisare che diverse sono le intuizioni originali che spuntano qua e là durante l’ascolto. E’ il caso ad esempio di Hail Hail e Lovers And Thieves, ma soprattutto in Waltz In Time un brano carico e vibrante, impreziosito dall’ottimo testo firmato da Edward Abbiati, la cui scrittura guarda al blue collar rock ma con un taglio tutto italiano. A spiccare in modo particolare sono senza dubbio la fascinosa ed evocativa Ashes, la poetica Homeward Bound, ma soprattutto quel gioiellino che è Fragile Man, in cui spicca il violino di Chaira Giacobbe. Chiudono il disco altri tre brani di pregevole fattura come la trascinante Down On The Street, la title track e la radiofonica Keep On Flowing, che tutte le radio italiane se avessero un minimo di sale in zucca dovrebbero trasmettere in continuazione. I Lowlands con Beyond hanno certamente firmato il disco della loro svolta artistica, e siamo certi che ne prosieguo ci regaleranno ulteriori sorprese.
Salvatore Esposito