il popolodelblues

Recensioni

Ropa 11 – Amazing stories

27 dicembre 2012 by Lucilla Fossi in Dischi, Recensioni

(pushin records)
www.myspace.com/ropaleleven

many genres, so many different worlds that come together in a single experience

Non è lecito sapere in quale atmosfera non facilmente identificabile, in quale parte dell’universo o no, l’ascoltatore venga catapultato attraverso l’ascolto di questo terzo album del gruppo torinese Ropa 11. Sono vere e proprie “amazing stories”, citando il nome del disco, quelle che si dipanano attraverso le note, le melodie, i soli, delle undici canzoni protagoniste. Storie sorprendenti, strabilianti, che fanno rivivere, contemporaneamente, il jazz dell’America degli anni venti, il rock degli Stati Uniti degli anni sessanta e le sonorità fusion più vicine ai giorni nostri. Grande attenzione è rivolta verso le sonorità dei singoli strumenti che concorrono, però, a un grande gioco d’intuito e di squadra; il singolo diviene prezioso nell’unicità dell’opera nella sua totalità. La “voce”, intesa nella sua concezione più arcaica e primitiva nel senso di volontà di espressione, è quella propria della tromba di Ale Muner, che, nell’improvvisazione del brano dei Doors rivisitato, “Riders on the storm”, crea emozioni fluttuanti, è la stessa voce di Chiara Onida che dona al brano “Cristallo” sfumature oscure e inquietanti, è quella della delicatissima chitarra acustica di Eugenio Mirti, è quella delle chitarre elettriche di Andrea Quaglino e di Ivan Nirta che, acide, incidono alla creazione di orizzonti distorti, è quella della batteria di Paolo Inserra che insieme alla voce del contrabbasso di Michele Anelli, disegnano melodie cariche di una forza espressiva poliedrica dalle mille sfaccettature. Di singolare fascino è la rivisitazione del brano di Rodgers e Hammerstein, “My favourite things”, dove meglio si conferma la fusione di suoni, strumenti, idee, parole, e significati. Tutto sembra inseguire la melodia, che, come nei più “spietati film”, ritorna, e ritorna leitmotiv durante l’intero brano con una cadenza angosciante e sinistra.

Lucilla Fossi

Tracklist
London’s diary
Pygmy twylyte
Vacuum
My favourite things
Deira 
Mandalay bay
Eternal hate
Riders on the storm
And so do i
Cristallo
November in vegas