St.John’s Church, 18 agosto 2013
Ci voleva il centenario dalla nascita per riscoprire il compositore Benjamin Britten. O meglio, in Gran Bretagna le sue musiche sono sempre state presenti nei programmi dei teatri e delle orchestre. In Italia fortunatamente istituzioni come la Scala e il Maggio musicale hanno proposto rispettivamente le opere Peter Grimes e The Rape of Lucretia. Oltremanica però Britten è patrimonio anche delle realtà non professioniste. E’ bastato dunque partecipare a un servizio religioso nella chiesa di St.John’s per ascoltare un capolavoro della musica sacra del XX secolo quale la Missa Brevis realizzata per coro a tre parti e organo. Composta da Britten per il coro della cattedrale di Westminster, la Missa ha la struttura tipica delle messe musicali a esclusione del Credo. Tra declamazione cantata e ritmi dispari, Britten porta l’ascoltatore a entrare in un’atmosfera contemporanea ma dalla struttura antica. Un linguaggio di grande fascino che trascende la religiosità. Caratteristica presente in parte anche nel lavoro giovanile A Hymn to the Virgin proposto durante la comunione. Il coro di St.John’s ha assolto pienamente al compito musicale, con momenti di eccellenza come nel Benedictus. Finale nuovamente dedicato a Britten con il Preludio e Fuga su un tema di Victoria per organo. Il mottetto del compositore rinascimentale spagnolo viene ripreso e trasformato in sonorità maestose ben realizzate dal solista Timothy Bond.
Michele Manzotti