Istituto di cultura italiana, 19 agosto 2013
Nella nutrita pattuglia italiana al Fringe (19 spettacoli, grazie anche al lavoro dell’Istituto di cultura italiana a Edimburgo) c’era anche Antonello Taurino. Salentino, con varie esperienze tra cui quella di Zelig, Taurino ha proposto uno spettacolo dalle caratteristiche tipiche per il festival. Ovvero di un attore da solo in scena per un’ora nello stile brillante della “comedy”. Lo show “Comedian?No, italian” parte dall’intenzione di spiegare al pubblico inglese che l’Italia non è un paese di stereotipi, anche se fatalmente se ne creano altri da parte dello stesso protagonista. Magari nel segno del politicamente scorretto. Il rapporto nord-sud, la mancanza di educazione nelle relazioni personali, lo scarso appeal di chi ci governa o di chi ci ha già governato sono trattati con sufficiente ferocia in un tono apparentemente distaccato. Il grottesco è dunque il modo migliore per spiegare a un anglosassone il carattere dell’italiano. La realtà va oltre la commedia, anche se si ride o si desidera riderci sopra. Essere italiano è molto di più che essere un attore brillante. Tutto sta vedere se nel bene o nel male.
Michele Manzotti
foto dal sito www.areazelig.it
Tagged Antonello Taurino, Edimburgo, Edinburgh, Fringe, Zelig