(QuintoQuarto/Silent Water)
Segnaliamo sul Popolo del Blues un progetto che, per quanto esuli completamente dal blues, stupisce per il coraggio e la libertà artistica della proposta.
Si chiamano Mulabanda, sono un collettivo di improvvisazione per due quarti italiano, un quarto portoghese e un quarto olandese. Fanno base a Bruxelles e l’improvvisazione è il loro fiore all’occhiello. Non aspettatevi in questo loro debutto per l’etichetta QuintoQuarto/Silent Water di trovare alcuna traccia di melodia: Mulabanda giocano liberi in una sperimentazione che va dal jazz al kraut, che dalle note si sposta a lavorare sui rumori, poi dai rumori addirittura alle semplici frequenze. Il disco è composto da due lunghe tracce, una per facciata, in un discorso sonoro continuativo e aperto che travalica l’idea formale del “brano”.
I quattro musicisti sono Daniele Martini a sax e percussioni, Giovanni Di Domenico a fender rhodes ed elettronica, Bruno X a basso elettrico ed elettronica, Joao Lobo a batteria e percussioni.
Le collaborazioni che i singoli membri hanno all’attivo sono importanti, da Jim O’Rourke a Enrico Rava, da Mark Sanders a Elliot Sharp.
Il loro cd di debutto porta il nome del gruppo, mentre Lift your Toes è il loro primo LP in vinile: è proprio l’idea del vinile che ci è piaciuta molto, che trovate in sole 444 copie numerate in vendita principalmente ai loro concerti.
A chi scrive hanno ricordato per lo spirito alcuni dei collettivi dalla AACM di Chicago, riletti alla luce del nuovo millennio.
Giulia Nuti