(Lobster Art Collective / Audioglobe) myspace.com/the.talking.bugs
Folk, inde-folk e pop che si uniscono a misurati tocchi di elettronica e curati incastri ritmici e percussivi. Questi gli ingredienti di punta per l’esordio discografico di The Talking Bugs, quartetto italiano composto da Alessandro di Furio (chitarra classica, voce), Fausto Ghini (chitarra classica, voce), Paolo Andrini (contrabbasso) e Yussef Ait Bouazza, il più recente ingresso in formazione, a batteria e percussioni.
Retto dalle trame e dal particolare e avvolgente timbro delle chitarre classiche, l’album assimila la lezione di band come Espers e Trees. Caratteristica vincente è però quella di saper giocare anche sulla componente ritmica, così che fin dall’apertura The lovers, seguita da Consequences of your sound, due dei brani più riusciti, si è stupiti dalle contaminazioni lievemente elettroniche che rendono il loro suono ancora più personale (oltre alla già caratterizzante presenza di due chitarre classiche e della voce incisiva di Di Furio).
Il prodotto complessivo mantiene molto chiara la linea musicale che la band ha scelto. Nonostante questo, le influenze che al suo interno trovano spazio sono molteplici, dal reggae di My Wounds alla chitarra flamenco del preludio di I don’t know why (salvo il fatto di anticipare, anziché una danza sfrenata, un evocativo quadretto indie-folk che riporta in tutt’altra dimensione).
Qualche tocco extra europeo completa un album che parte da un genere noto e già percorso da numerosi artisti ma sa dare ad esso un’interessante e diversa chiave di lettura. Pregio non da poco e non da tutti.
Giulia Nuti
Tracklist The Lovers Consequences Of Your Sound Laika My Wounds I Don’t Know Why (Prelude) I Don’t Know Why Like A Ship In The Sea Solitude Broken Sword
Tagged folk, Indie folk, Italia