(Appaloosa/Ird) www.jonomanson.com
Jono Manson è uno di quei personaggi i cui album possono essere comprati a scatola chiusa. Attivo da tempo come cantautore, produttore e musicista a 360 gradi, Manson ha un rapporto speciale con il nostro paese. Per molti mesi l’anno si trasferisce a Tellaro, nel Golfo dei poeti, gira spesso l’Italia in tour e nel 2003 gli è stato assegnato il Premio Ciampi come migliore artista straniero. Originario di New York, vive a Santa Fe, New Mexico, dove la sua casa studio è ormai un punto di riferimento per musicisti statunitensi e anche per italiani che vanno alla ricerca di un certo tipo di suono. Stavolta ad affiancare Manson c’è un gruppo texano, Shurman, i cui giovani componenti danno a la giusta energia a un progetto tra rock e folk in un perfetto equilibrio all’interno dello stile Americana. La ballata iniziale che dà il titolo all’album è una ouverture musicale suadente che introduce anche la tematica degli angeli presente in tutte le tracce. Divertente Honky Tonky In My Mind con il suo ritmo, così come trascina il rock di There’s a Whole World On Fire e I’m Gonna Get It. Together Again e Silver Lining (con la splendida armonica di John Popper) ci portano nell’amata tradizione country. Everything to me è una ballata con pura poesia sottolineata dal mandolino di Carlo Aonzo. Nell’edizione italiana c’è anche la bella sorpresa de L’Isola che non c’è di Edoardo Bennato, tradotta in inglese in Never Never Land. Un disco da godersi dall’inizio alla fine con belle canzoni e professionalità da vendere. E non è poco.
Michele Manzotti
Tagged Americana, Jono Manson, New Mexico, New York, Premio Ciampi