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Ha incarnato la storia del rock grazie all’epopea dei Cream. Tra i brani più noti scritti per il gruppo Sunshine of your love, White Room e I Feel Free. Ma la sua carriera solista ha percorso tutti i decenni dai ’70 fino a oggi. Jack Bruce e il suo basso rappresentano energia e creatività. Non fa eccezione Silver Rails, che è uscito per Esoteric Antenna (distribuzione Audioglobe) che vede il suo ritorno discografico solista dopo 10 anni. Tra coloro che hanno scitto i testi Pete Brown (lo storico autore dei versi per i Cream), Kip Hanrahan, Margrit Seyffer. E’ lo stesso Bruce a parlare del suo nuovo progetto a Il Popolo del Blues.
Quale è stata la sua sensazione di tornare in studio per un nuovo album?
L’ultima volta ero andato a incidere insieme a Robin Trower nel 2008, ma a parte questa collaborazione erano ben dieci anni che questo non avveniva con il mio materiale inedito. E’ stato bellissimo farlo ad Abbey Road perché è uno studio fantastico. Poi sono stato seguito da un produttore attento come Rob Cass che ho conosciuto tramite mia figlia che fa la regista. E’ stato lui stesso a propormelo e ne è valsa la pena. Ci lavorano persone validissime e c’è un equipaggiamento di prima classe.
Come ha scelto i musicisti?
Una buona parte viene dalla band con cui vado in tour, la Big Blue. Mi piace come hanno reso i brani nuovi. Per non parlare degli ospiti come Cindy Blackman Santana, John Medeski e Uli Roth. Ho anche avuto la fortuna di poterli avere con me facilmente dato che erano in tour in Europa. Si sono inseriti nel suono in maniera naturale, quasi organica. Abbiamo avuto tutti voglia di divertirci e questo è stato fondamentale.
Silver Rails è un album rock, ma le canzoni hanno atmosfere differenti l’una dall’altra. Per quale motivo?
Questo è perché a me piace ascoltare vari tipi di musica e poter affrontare stili differenti proprio per dimostrare a chi ascolta cosa so fare. E’ stata anche una sfida quella di realizzarle tutte insieme per un unico scopo. A partire dalla prima canzone che ho scritto per questo disco, Drone.
Le volevo fare una domanda proprio su questo brano, perché l’ho trovato legato al linguaggio psichedelico ma estremamente attuale e moderno…
Infatti mi sento un ragazzo molto moderno! Mi è piaciuto molto come è stato realizzato e a partire da quello ogni canzone ha avuto un suo senso e un suo collegamento con gli altri brani.
Ci sono state molte ristampe dei suoi titoli grazie all’etichetta Esoteric. Quale sensazione ha avuto guardando indietro alla sua carriera solista?
Il manager Mark Powell è un grande supporter della mia storia discografica. Quindi è stato importante lavorare insieme sulle ristampe e questo ha portato in modo quasi naturale alla realizzazione di un album con nuovo materiale.
In Italia c’è una grande percezione del suo percorso con i Cream i cui album sono sempre stati molto popolari. Ha voluto mettere qualcosa di quel periodo in questo nuovo lavoro, o lo considera un capitolo chiuso, anche se importante?
La mia storia è strettamente legata a quella dei Cream per i quali ho scritto molte canzoni. Ovviamente non può non tornare a galla nel mio lavoro attuale, ma penso che la mia musica sia in pratica un’evoluzione di quella esperienza. Mi piace guardare al presente e al futuro, sfruttando le nuove tecnologie e applicandole a ciò che faccio ora.
Sempre in Italia nel 2008 ha anche vinto il Premio Ciampi, cosa ricorda?
E’ stata davvero un’esperienza particolare. Non ero mai stato a Livorno e sono stato accolto in maniera incredibile, ho incontrato tante persone simpatiche e mangiato benissimo. Ma solo quando sono entrato nel teatro ho capito l’importanza dell’appuntamento.
Michele Manzotti
Silver Rails Tracklist
1. Candlelight
2. Reach For The Night
3. Fields Of Forever
4. Hidden Cities
5. Don’t Look Now
6. Rusty Lady
7. Industrial Child
8. Drone
9. Keep It Down
10. No Surrender
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