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L’Odissea stavolta non riguarda Ulisse. Ma vede protagonista chi, partendo dal blues, va alla ricerca di altri linguaggi della musica che confinano con il blues stesso dando stimoli nuovi a esecutore e ascoltatore. La cantante Alice Violato e i suoi Twisters si sono così rimboccati le maniche prima di dare alle stampe questo album. Disco che vede Violato autrice di tutti i brani, ad eccezione di uno del chitarrista Paolo Bacco, a sua volta cofirmatario di quattro pezzi. Le sorprese arrivano subito con il funky di Sand sviluppato poi in I Want It Funk, con il country rock di Ride On Ride On e Manhole Mud, al soul di Dream of me e della conclusiva The Streets Of Heaven, alla “canzone epica” di Ulysses and The Siren (concessione al titolo) alla melodica Hi Dad, tutto mediato da un’anima blues di fondo. I Twister sono eccellenti strumentisti per questo progetto costruito sulla voce di Violato. Di grande musicalità, passione ed estensione. E che in alcuni momenti dovrebbe essere più “sporca” e meno elegante per dominare il brano senza essere dominata dalle note che lei stessa crea. Un progetto infine che forse in studio è chiuso in gabbia e che dal vivo riteniamo sia tutto da (ri)scoprire.
Michele Manzotti
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