(Video Eikon / Goodfellas)
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Dopo aver lavorato al progetto sul giornalista e scrittore Tiziano Terzani, Francesco Bruno torna alle origini. Ovvero a un jazz costruito attorno a un combo del quale è leader per uno stile chitarristico che ha le sue radici nei grandi maestri (Wes Montgomery soprattutto) ma trattato con il gusto di oggi. A collaborare con lui il pianista Pierpaolo Principato, il contrabbassista Luca Pirozzi e il batterista Nicola Angelucci. Oltre al quartetto compaiono come ospiti il pianista giapponese Makoto Kuriya e due polacchi, Piotr Vojtask alla tromba e Sylvester Ostrowski al sax. Witam d’altra parte significa “benvenuti” in polacco ed è un omaggio al paese dell’Est Europa che lo ospita spesso nei festival jazz. Sei brani su nove, tutti composti da Bruno, vedono comunque protagonista il quartetto italiano. Parlavamo dello stile che si muove nei binari dell’autorevolezza della scrittura, dell’abilità tecnica e dell’interplay Il tutto senza lanciarsi in sperimentazioni per un risultato finale eccellente. Oltre a Witam, segnaliamo Dona in Paris, la melodia di Song for Violeta, il ritmo intenso di Baltic Winds.
Michele Manzotti
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