(Compass Records / Ird)
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E’ sicuramente curioso come un musicista americano decida di tuffarsi nel suono della sua terra prendendone le atmosfere migliori. A. J. Croce, figlio d’arte, ha infatti volato da parte all’altra degli Stati Uniti per recuperare suoni e sensazioni costruendo un album di dodici tracce. Sei produttori in altrettante città e studi di registrazioni hanno dato vita a due brani ciascuno. E che nomi: Allen Toussaint a New Orleans, Greg Cohen a New York, “Cowboy” Jack Clement a Nashville, Mitchell Froom e Tony Berg a Los Angeles, Kevin Killen a Stamford. Dodici momenti come i dodici mesi dell’anno 2013 che hanno visto nascere Twelve Tales. Il rischio, con un esperimento del genere, potrebbe portare a un suono disomogeneo. Ma le canzoni sono di qualità e l’album scorre molto bene. Ci sono alcuni momenti di eccellenza come Rollin’ On dove la mano e il pianoforte di Toussaint fanno diventare il brano un vero gioiello, Shining dalla melodia ispirata inserita in un’atmosfera gospel, il country di Momentary Lapse of Judgement, la conclusiva The Time is Up che ricorda la scrittura di Randy Newman. Un ascolto che piacerà a tutti gli appassionati del songwriting di Oltreoceano.
Michele Manzotti
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