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Dolly Parton, Moon and Stars festival, Piazza Grande, Locarno, 14 luglio 2014

16 luglio 2014 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

www.dollyon-line.com
www.moonandstards.ch

foto (c) Ansa

La sua esibizione al festival di Glastonbury aveva oscurato quella degli altri nomi in cartellone. Nella rassegna inglese tradizionalmente dedicata al rock era arrivata infatti come un ciclone presentando i suoi classici country e pop insieme a nuove canzoni. Dolly Parton, artista che è divenuta un pezzo della storia musicale americana, nota per il suo look appariscente e uno spiccato senso dell’umorismo grazie anche alla carriera di attrice, ha chiuso al festival Moon & Stars di Locarno il proprio tour europeo per il lancio dell’album Blue Smoke (numero 42 di quelli incisi in studio). Davanti a un pubblico in cui spuntavano cappelli da cowboy e giacche con la bandiera sudista Dolly Parton era accompagnata da una band di ottimi musicisti tra cui il chitarrista e produttore del disco Kent Wells. Uno spettacolo dove oltre all’artista viene fuori volutamente anche il personaggio che parla molto tra un brano e l’altro.

Racconta la sua carriera, si commuove parlando delle sue origini in Tennessee, scherza sulle sue forme evidenziate da vestiti di dubbio gusto, ma aderenti alla sua personalità oltre che al fisico. E poi, oltre a cantare, si mette a suonare: chitarra, banjo, cetra, violino, sax. In Rocky Top, che evidenzia il suo stile country, ne cambia uno dopo l’altro come esercizio di bravura. Proprio il country è la cifra stilistica della prima parte: la hit Jolene, il brano dedicato alla madre Coat of Many Colors, la cover di Bob Dylan Don’t Think Twice It’s Alright mostrano un’artista calata interamente in un mondo che lei vuole attualizzare nonostante sia parte del suo passato. La seconda parte più pop completa la sua storia e accontenta un pubblico più vasto. Ecco quindi la riproposta di Banks of the Ohio, la cover di Kenny Rogers Island in the Stream, 9 to 5 cantata da tutti e soprattutto I Will Always Love You posta nel finale per una serata senza sorprese e molta allegria. Grazie a una quasi settantenne che mostra di essere senza età.

Michele Manzotti

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