Club de Musique
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Attivi dal 1993, i genovesi La Rosa Tatuata, riemergono con Scarpe, da un lungo periodo di silenzio durato quasi otto anni. Il loro nome non è stato dimenticato, e forse anche grazie al web e al nuovo uso intensivo dei social, erano molti i vecchi fan che chiedevano la pubblicazione di un nuovo lavoro che seguisse l’ottimo Caino (2006), Cd che ottenne prestigiosi riconoscimenti: il Premio Mei come “miglior autoproduzione nazionale, il Premio Ciampi città di Livorno, il Premio Augusto Daolio come “miglior testo” e la targa argento S.I.A.E. In realtà la band, guidata dal leader Giorgio Ravera (chitarre, voci, armonica, programmazioni e produzione), alla stregua di un fuoco che cova sotto la cenere, non ha mai cessato collaborazioni live o in studio con altri artisti e aspettava solo un’etichetta seria, in questo caso l’encomiabile Club de Musique di Courmayeur per rimettersi al lavoro. Scarpe è composto da dodici tracce, undici delle quali firmate dallo stesso Ravera e una presa in prestito dall’amico di sempre Paolo Bonfanti nonché coproduttore del progetto. Forti delle esperienze passate, ricche di collaborazioni di prestigio (Bubola, Bonfanti, Gang, Yo Yo Mundi) i La Rosa Tatuata, più maturi e consapevoli dei propri mezzi, si sono chiusi in un vecchio casale del basso Piemonte, trasformato in studio di registrazione e hanno dato alla luce un lavoro che, ad oggi, può essere considerato uno dei migliori Cd di artisti italiani del 2014. I brani spaziano tra il roots rock e la musica d’autore ma non mancano atmosfere e sonorità vicine al rock/blues e al folk/rock con i testi, arguti e interessanti, mai in secondo piano rispetto alla musica. In un Cd di questa caratura è davvero difficile scegliere un ipotetico singolo, perché ogni canzone, ascolto dopo ascolto, si rivela riuscita ed interessante. L’attuale formazione è composta dal già citato Ravera e da Massimiliano Di Fraia (batteria e percussioni), Nicola Bruno (basso), Massimo Olivieri (chitarre e mandolino), Filippo Sarti (Sax e voci) con il fondamentale apporto di Andrea Manuelli all’ Hammond e Rhodes che contribuisce a rendere il sound più efficace e contaminato. Non mancano ospiti di prestigio sia italiani che stranieri, basti pensare, oltre al già citato Bonfanti, a Martino Coppo (Red Wine), Roberto Bongianino (Bonfanti band), Claudio De Angeli (BirkinTree), Enrico Carpaneto (Blues Gamblers), alla pedal steel di John Egenes e alle le chitarre di David Frew degli An Emotional Fish, e alla voce di Trevor dei Sadist. Scarpe non solo li conferma, ma può essere il Cd della svolta, se lo meriterebbero, devono solo essere ascoltati, alla faccia di tante “scarpe” che purtroppo hanno molta più visibilità di loro. Per chi fosse interessato, grazie alla distribuzione di Ird, il Cd è reperibile, o comunque ordinabile, in tutta Italia.
Stefano Tognoni
Tracce
Terre di confine
Ogni notte d’estate
Bei tempi andati
In piena luce
Aprimi le ali
In fondo allo specchio
Tutto quel che arriverà
Non c’è più fame
Danzando con i tuoi demoni
Il giardino delle rose giganti
Scarpe
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