(Proper / Ird)
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Padre di Rufus e Martha. Marito della scomparsa Kate McGarrigle e quindi cognato di Anna. Eppure Loudon Wainwright III non è certo una figura di secondo piano. Vincitore di un Grammy, compositore, chitarrista, cantante e attore, Loudon è arrivato al 22° album in studio, dove spiega con un gioco di parole di non essere pronto per il blues. Non sappiamo se si riferisca a uno stato mentale o al genere musicale. Ma di una cosa siamo sicuri: che Loudon è autore di belle canzoni. Sono 14 tracce i cui testi spaziano fra depressione, alcolismo, controllo delle armi, amori finiti, animali domestici e regole per parcheggiare a New York. E la musica calza a pennello con le parole, arricchendole nel modo giusto. Dal rock’n'roll di Brand New Dance, al country & western di Man & Dog, la latina Spaced, le ballate Last Day Of The Year e Harlan County, lo swingato di I Knew Your Mother, lo slow jazz di I’ll Be Killing You This Christmas, il blues di (appunto) Haven’t Got The Blues (Yet). Complimenti!
Michele Manzotti
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