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Dal freddo del Nord Dakota al caldo del New Mexico di strada ce n’è tanta. Quella che Jim Keaveny ha fatto non solo dal punto di vista geografico ma anche da quello musicale. Dai tempi della sua prima band, The Rogues, Jim ha fatto tappa in Oregon per poi stabilirsi in Texas (precisamente a Austin) per iniziare la sua carriera. ll primo disco a lunga durata è datato 2000, mentre questo Out Of Time è il quinto. Nel frattempo è arrivato il matrimonio con la violinista Anna Oakley e la formazione di un progetto parallelo, la Rocky Top Alien Breeding Experiment. Nel suo nuovo lavoro solista, inciso a Santa Fe, il genere Americana nella sua essenza country folk, si contamina con il beat anni ’60 (Anything Without You, Out Of Time, Parking Meter), con atmosfere Tex-Mex (Eugen To Yuma, From The Black, Lucy Ain’t Got No Arms), con il blues di Someone To Talk The Blues. Ci sono poi le ballate come la malinconica Out Of Sight e Changing, sottolineata dai fiati. Citiamo anche Ridin’ Boots e I Found a Girl per un ascolto complessivo molto piacevole che fa scoprire un musicista con tante buone idee.
Michele Manzotti
Tagged Americana, Beat, Country Folk, Jim Keaveny, Tex-Mex