ll 2014 di Manu Katché

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Il 2014 è un anno discograficamente importante per Manu Katché. Il percussionista franco-ivoriano infatti è protagonista di due titoli usciti per la Ecm e la Act, etichette entrambe con la base a Monaco di Baviera. Sicuramente un passaggio di testimone per questo musicista dalla formazione classica finito alla corte di Peter Gabriel che lo ha voluto nel suo album So. Un salto di carriera che lo ha portato a collaborare con un gran numero di jazzisti, tra cui quelli scandinavi come Jan Garbarek e Nils Petter Molvaer.

Questi ultimi sono due dei nomi presenti in Touchstone For Manu, l’antologia curata da Ecm con brani tratti da Neighbourhood (2005), Playground (2007), Third Round (2010),  Manu Katché (2012). Un modo per festeggiare il musicista evidenziando i brani di grande forza propulsiva e dal groove personale. Tra questi segnaliamo Take Off and Land, So Groovy con la tromba di Mathias Eick, Keep On Trippin’ e Swing Place dove compare il basso di Pino Palladino, l’affascinante Slowing The Tides con l’Hammond B3 di Jim Watson.

Lo stesso brano è inserito in scaletta in un lunedì notte di giugno 2014 al club New Morning di Parigi. Tanti appassionati di jazz si sono ritrovati per ascoltare Katché e suoi musicisti. Il quartetto presente sul palco ha già suonato in quasi 130 concerti e la coesione che si è creata tra i membri è evidente anche dalla registrazione live stampata dalla Act. Supportato dall’organo Hammond del già citato Watson, il trombettista Luca Aquino riesce ad esprimere al meglio il suo lirismo, mentre il sax di Tore Brunborg dà vita ad un elegante dialogo con la tromba. Inoltre Watson, a cui sono affidate tutte le parti di basso quando è al suo Hammond B3, si mostra altrettanto ispirato quando è seduto al pianoforte a coda, dando vita ad assoli di grande efficacia. Il protagonista rimane comunque Katché con il suo ritmo.  Si ascoltino brani come Clubbing, Beat & Bounce, Snapshot che fa seguito a un assolo di batteria entusiasmante.

Michele Manzotti

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