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Recensioni

Freda Payne – Come Back To Me Love

20 novembre 2014 by Michele Manzotti in Dischi, Recensioni

(Artistry-Mack Avenue / Egea)
www.mackavenue.com
www.fredapayne.com

L’età non è più verde. Ma la voce e la musicalità di Freda Payne convincono ancora. Icona dello spettacolo, cantante, attrice e conduttrice televisiva nata a Detroit e nota per il suo hit di Rhytm’n'Blues Band of Gold del 1970, Freda Payne presenta un lavoro che segna un ritorno non solo alle sonorità classiche dei suoi esordi con la Impulse! negli anni sessanta, ma anche alla sua città natale. Una sorta di flashback musicale. L’album propone sei brani originali scritti da Gretchen Valade e Tom Robinson a cui si aggiungono otto grandi classici amati da Payne, ma che la cantante non aveva mai registrato in precedenza. L’album è diviso tra pezzi jazz caratterizzati da una big band e canzoni di pop contemporaneo sottolineate anche da un’orchestra d’archi. Freda Payne è sempre stata prima di tutto una cantante jazz, fin dai suoi esordi a soli quattordici anni con The Jimmy Wilkins Big Band. Il suo album di debutto del 1963  fu inciso dalla già citata Impulse!. Inoltre Payne si è esibita all’Apollo Theater di Harlem a fianco di Billy Eckstine accompagnata dall’orchestra di Quincy Jones e ha anche condiviso il palco con Duke Ellington che ha composto Blue Piano solo per lei. Quindi l’ascolto di questo album non porterà a nuove sonorità, ma a un’atmosfera tradizionale e rassicurante. Tra i brani preferiamo quelli più legati al jazz come You’d Be So Nice To Come Home di Cole Porter, Whatever Happened To Me, la lenta Save Your Love For Me, I Just Have To Know, la pirotecnica I’d Rather Drink Muddy Water. Ottimo il lavoro dell’arrangiatore e direttore d’orchestra Bill Cunliffe.   

Michele Manzotti

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