(Bloodshot Records / Ird)
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E’ stata catalogata come country punk. Al di là delle definizioni è indubbio che nell’ascoltare la musica di Lydia Loveless si trova una propensione ai suoni sporchi nell’ambito di una tradizione americana che possiamo scrivere con la A maiuscola dato che si tratta di genere onnicomprensivo. La cantante chitarrista dell’Ohio, classe 1990 e nata in una famiglia dove la musica è pane quotidiano, è arrivata al suo terzo album per l’etichetta Bloodshot. La sua musica è intrisa di suoni elettrici, ma senza dimenticare melodia e testi. Quindi ritmo intenso con ispirazione che è altalenante almeno all’ascolto su disco. I brani gradevoli non mancano, al di là della title track che è la traccia più tranquilla: citiamo tra gli altri Really Wanna See You, Wine Lips, Hurt So Bad, Head. E attendiamo una prossima prova che confermi le sue ottime capacità.
Michele Manzotti
Tagged Americana, Country, Lydia Loveless, Ohio