(Vodoo Rhythm / Goodfellas)
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L’aria è da busker, un’attività che ha realmente svolto per tanti anni. Nato in Georgia ha iniziato a suonare armonica e ukulele continuando poi con chitarra e banjo. Dopo aver frequentato il Tennesse si è stabilito ad Huntsville, Alabama. Parliamo di Andy Dale Petty che tra tradizionali e originali segue le orme di grandi come Woody Guthrie e Bert Jansh. Il suo Frick’s Lament è un album dal sapore roots ma ha qualcosa di più. Innanzitutto l’alternanza tra chitarra e banjo, forse lo strumento preferito tanto da essere messo in copertina. Poi la presenza di strumentali che mettono in mostra le ottime capacità di esecutore di Andy (che canta al tempo stesso, senza essere un cantante in senso stretto). Infine si percepisce che questo è un musicista che guarda avanti proprio a partire dal brano che dà il titolo all’album. Bello il bluegrass Train On A Island, il blues That Ol’ Day, l’epica James Burwell, Early Modern Times, il pezzo di bravura Steel Guitar Rag/Shake Sugarfree. Curiosità: il disco è stato in parte registrato in Veneto oltre che in Alabama. Dategli un piccolo palco e anche dal vivo questo musicista può dare belle soddisfazioni.
Michele Manzotti
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