(Ponderosa / Ird)
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Un sax che si libera nell’architettura di un edificio religioso. Più precisamente nel Battistero. Angel’s Blows, ovvero i soffi degli angeli, è il nuovo album di Dimitri Grechi Espinosa. Un disco per strumento solista, concepito per essere non tanto un momento di solo ascolto, ma di riflessione sulla «preghiera sonora» concepita dal solista. Nato a Mosca con la formazione musicale completata in Italia, Dimitri Grechi Espinosa ha lavorato su molti progetti tra jazz e contaminazioni etniche, a partire dal gruppo Dinamitri Jazz Folklore. Il suono del sax solista (chiamato «Oreb», altro nome che indica il monte Sinai) è concepito in questo album come una sculura sonora che tiene conto dello spazio fisico che lo circonda. Le bellezze architettoniche e artistiche si sposano con le note impostate nelle composizioni-improvvisazioni di Grechi Espinosa. I titoli (L’Altissimo, La Sua Bellezza, L’Onnipotente) rendono l’idea alla base del progetto, Un disco che non è destinato al facile ascolto, ma alla riproduzione in un impianto adeguato per carpire i segreti del suono.
Michele Manzotti
Tagged Dimitri Grechi Espinosa, jazz, Sax