(Ecm / Ducale)
www.elinaduni.com
La storia travagliata dei Balcani ha ispirato molte canzoni. In questo caso i brani, presi da fonti albanesi, sono interpretati da Elina Duni e dalla sua band. Su Dallёndyshe (La Rondine), suo secondo album per ECM, Duni canta infatti di amore e di esilio. La cantante nata a Tirana e cresciuta in Svizzera, è diventata in questa incisione una cantastorie in brani che trascendono la definizione di genere. Si tratta di un album che, partendo da una base popolare, guarda comunque verso il jazz grazie anche ai tre musicisti che accompagnano Elina ovvero Colin Vallon (piano) Patrice Moret (contrabbasso) e Norbert Pfammatter (batteria). L’album inoltre guarda alla diaspora albanese. Gli ultimi due brani Ti ri ti ti klarinatё ed il brano che da il nome al disco vengono dalle comunità greche arvanite e arbëreshë italiane. Citiamo poi l’iniziale Fellenza, una ballata che ha un’interessante sviluppo jazz nella sua parte centrale, le orientaleggianti Ylberin e Takisrat, il lavoro strumentale in Nenë Moj e Unë do të vete, costruita su una base melodica che il pianoforte ripete in continuazione. Molto interessante anche la voce di Elina, melodica a affascinante. Un disco non di facile ascolto all’inizio, ma che gli appassionati di jazz devono tenere in seria considerazione.
Michele Manzotti
Tagged Albania, Ecm, Elina Duni, jazz