Darrell Scott – Ten Songs of Ben Bullington

(Full Light Records / Ird)

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La storia di questo album è certamente singolare. Ben Bullington è un medico di una piccola comunità del Montana con la passione del songwrting. Durante un campeggio vicino a Yellostowne insieme ai figli, Ben incontra il cantautore di Nashville Darrell Scott, anch’egli in vacanza con i suoi ragazzii. Nasce un’amicizia personale (entrambi sono padri separati) che investe anche gli interessi musicali. Poi Bullington scompare per malattia nel 2013 a 58 anni e Scott decide che le canzoni lasciate dall’amico meritano di essere conosciute da un pubblico più vasto. Il tributo attraverso le dieci tracce è pensato in modo essenziale, senza arrangiamenti che snaturassero il lavoro di un cantautore di talento seppur non professionista, ma con il tocco del musicista di mestiere. Nasce così un disco affascinante nella sua semplicità resa con rigore e passione. Scott prende addirittura la chitarra Martin dell’amico in The One I’n Still Thinking About e Green Heart. Le canzoni, dal tono intimista e dai testi affascinanti, conquistano gli appassionati di Americana e comunque coloro che cercano la buona musica ovunque. Born in ’55, Thanksgiving 1985, Sage After Rain, la conclusiva I’ve Got To Leave You Now (che sembra uscita dalla penna di Randy Newman) sono tra le migliori. Scott imbraccia anche il banjo e si siede al pianoforte per rendere il giusto omaggio all’amico scomparso, artigiano della musica con la A maiuscola.

Michele Manzotti

Tagged Americana, Ben Bullington, Darrell Scott, Montana, Nashville