(Felmay / Egea)
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Giovanna Marini, simbolo della musica italiana e non solo di quella popolare, ha trovato a Firenze un’eccellente sponda artistica. E’ Francesca Breschi, la cui voce è protagonista con Patrizia Nasini e Patrizia Bovi del quartetto di Marini stessa. Breschi è stata coinvolta nell’ultima fatica discografica della cantante, L’Italia in lungo e in largo. Insieme hanno reinterpretato e inciso ventuno canzoni per questo disco storico-antologico, nel quale Giovanna Marini ha raccolto alcuni dei brani più noti della sua vasta e articolata produzione musicale. Ecco allora il Lamento per la morte di Pasolini ma anche I treni per Reggio Calabria, Ragazzo gentile, Io vorrei e tanti pezzi in quell’originale e antesignano stile rap che Marini stessa ha messo in pratica sin dagli anni Sessanta. «Queste canzoni sono una parte importante della mia ampia produzione – spiega Giovanna Marini –. In realtà non so se chiamarle canzoni, forse no. Sono dialoghi, ricordi, vicende che mi hanno colpito, idee che ne sono venute fuori. Percorrevo, e lo faccio ancora, l’Italia in lungo e in largo. E’ un paese ricco di storie tutte molto diverse, come la gente. E ne traevo tante emozioni e tante sorprese. Non mi viene di cantare e raccontare i fatti miei; preferisco raccontare i fatti degli altri che sento come miei». Il repertorio si completa con alcuni brani di autori molto apprezzati nella musica popolare italiana, come Fausto Amodei, il pugliese Matteo Salvatore e un’altra figura fondamentale della Firenze musicale come Caterina Bueno. A Francesca Breschi infine sono spesso affidate armonie vocali che impreziosiscono un lavoro, di per sé già motivo di lustro per la musica italiana.
Michele Manzotti
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