(Alpha South / Audioglobe)
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Fa piacere constatare che la cantante che ha caratterizzato l’esperienza Not Moving a partire dal 1981 sia ancora in piena attività. Rita “Lilith” Oberti è arrivata oggi al settimo anno di atttività con i suoi santi peccatori dimostando vitalità e una sostanziale libertà di pensiero e azione musicale. Non parliamo di un eclettismo di stili quanto di un’evidente voglia di togliersi delle soddisfazioni personali. Almeno questo è ciò che si percepisce in questo nuovo album interamente in italiano e dialetto piacentino. L’atmosfera è quella di un cantautorato rock dalle tinte scure alternate a momenti più luminosi. Tra le canzoni, firmate da Lilith e dal chitarrista Massimo Vercesi, evidenziamo l’iniziale Sa Furca dalle tinte blues, Nero utilizzata come brano della serie Tv omonima, il rock di Uomini, lo swingato de La peggiore della libertà e un altro brano blues, Lo faccio per me. Un album che si fa apprezzare per l’onestà delle intenzioni e per il mestiere.
Michele Manzotti
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