Duke Robillard – The Acoustic Blues & Roots of Duke Robillard

(Stony Plain Records)

www.dukerobillard.com

Nel mondo del blues e della roots music capita ogni tanto che un artista noto per lo stile elettrico decida di incidere un lavoro squisitamente acustico. Il risultato non è sempre ottimale, dal momento che i due mondi sonori sono in realtà molto distanti (per tecniche, strumenti, arrangiamenti, e altro). A volte, però, possono nascere dei gioielli di intimità e calore, ed è proprio il caso del nuovissimo The Acoustic Blues & Roots of Duke Robillard. Il Duca, che ha sempre amato trascendere in generi, sia nei suoi che in altrui lavori, rilegge nel corso di 18 tracce le proprie radici musicali, dal delta blues all’early jazz, al country. Essendo il professionista che conosciamo, lo fa circondandosi di una pletora di illustri accompagnatori ed annessi strumenti (si va dalle voci femminili, a sezioni fiati, ad orchestre di mandolini), che gli consentono di dare una veste particolare ad ogni brano. La chitarra acustica di Robillard, mai invasiva, fa il suo impeccabile lavoro (già l’iniziale My Old Kentucky Home è una perla). Ma quello che veramente distingue Acoustic Blues & Roots e lo pone un gradino sopra dischi simili, è la ricchezza e varietà del repertorio. Accanto a classici come St. Louis Blues e I’d Rather Drink Muddy Waters (qui in una veste superba), compaiono diverse e gradite sorprese, come la rilettura di Evangeline, capolavoro folk della southern music degli imperituri The Band. Consigliatissimo, specie in questo periodo dell’anno.

Pietro Rubino

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