(Produzione indipendente)
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Dopo Al pranzo di nozze, il duo formato dai liguri Andrea Belmonte e Valentina Pira è tornato con un album che sviluppa un tema unico. Un “concept” come si definiscono progetti analoghi nel rock. Ma Le canzoni da marciapiede rappresentano un progetto dalla caratteristica diversa: è nato per esibirsi dal vivo in piccoli spazi riprendendo la tradizione dei cantastorie. Manca il canovaccio di sfondo, ma Belmonte (tastiera) e Pira (voce) con il loro abbigliamento ispirato a musicisti e intrattenitori da strada scelgono argomenti che fanno parte della vita di tutti i giorni e li sviluppano tra testi e musica. Da un matrimonio dunque a un circo, o meglio quelle piccole realtà che si spostano di paese in paese i cui protagonisti rappresentano una vicenda personale e universale al tempo stesso. La dimensione disco è sicuramente stretta per un racconto che prevede anche una parte visiva importante. Per questo bisogna concentrarsi sull’aspetto sonoro che è comunque molto accurato: i brani del duo presentano una parte testuale molto complessa e basata sul canto recitato mentre quella musicale si muove tra valzer e forme sincopate ma non disegnando atmosfere tipiche del cantautorato e della canzone jazzata. Tracce che si reggono sull’equilibrio tra i due protagonisti (con qualche ausilio esterno di archi e percussioni). Tra queste segnaliamo Il lanciatore di coltelli, Principesse, Nove metri, L’attenzione che possono vivere autonomamente dal canovaccio dell’album e che si fanno ascoltare con piacere. E’ un disco che trovate alla fine delle esibizioni del duo. Quindi, occhio ai marciapiedi.
Michele Manzotti
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