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Un’edizione di successo, con artisti di primo piano a partire dalla presenza costante del cantante americano Kurt Elling. Ed è stato proprio l’artista a chiudere la sua presenza a Orvieto per la 23a edizione di Umbria Jazz Winter con un concerto straordinario al Palazzo del Popolo. La sua estensione vocale e la sua tecnica unita alla musicalità hanno permesso infatti di regalare agli spettatori un’emozione dietro l’altra con i brani del progetto Passion World. Suoi degni accompagnatori i musicisti del suo quintetto, Stu Mindemann (piano e organo), John McLean alla chitarra, Clark Sommers al contrabbasso e Kendrick Scott alla batteria oltre a Rosario Giuliani, ospite speciale al sax. Virtuosismi e cantabilità si sono uniti per sottolineare brani noti come Into the Light di Joe Jackson, o Nature Boy posta nel finale in un modo personale per un jazz moderno e al tempo stesso saldamente ancorato alla tradizione.
La sera precedente al teatro Mancinelli Elling ha omaggiato Frank Sinatra con i suoi musicisti e con una sezione fiati di tredici elementi provenienti dal nostro paese. Un’unione che si è rivelata felice perché la big band ha arricchito la sonorità dei brani presentata con gli arrangiamenti originali preparati per Sinatra, tra cui quelli di Nelson Riddle. L’omaggio è partito con I only have eyes for you proseguendo con Come Fly With me, April in Paris, You are Too Beautiful e un’affascinante I’m a Fool To Want You con il solo contrabbasso ad accompagnare la voce. Uno strumento che Elling sa plasmare come pochi partendo dal registro basso per affrontare intervalli arditi e note alte con una sicurezza invidiabile. Scat e improvvisazione si alternano ai testi. Gran finale con l’orchestra con l’immancabile The Lady Is a Tramp e congedo dal pubblico con un brano affrontato senza microfono.
A precedere Elling in questo omaggio il duo formato dal sassofonista (alto e soprano) Steve Wilson e dal batterista Lewis Nash. Una situazione sonora particolare e intrigante con gli omaggi a Thelonious Monk, Dizzy Gillespie, Ornette Coleman, e anche un ricordo legato a Natalie Cole affdidata al solo Nash. il quale ha cantanto Exactly Like You regalando momenti di improvvisazione di eccelente livello accompagnandosi con il solo Charleston. Un rigore escutivo che ha fornito una base solida al lavoro di Wilson.
Michele Manzotti
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