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Il sassofonista americano Bob Belden ha concepito Machine Language come una serie di brani ispirati da opere letterarie. Si va dalle parole di Philip Dick e Iain M. Banks alle visioni di Stanley Kubrick. Per legare le tracce Belden ha voluto con sé il crooner Kurt Elling, utilizzato nel ruolo di voce narrante. Peter Clagett alla tromba elettrica, Roberto Verastegui alle tastiere e Matt Young alla batteria formano gli Animation (foto in home page) a cui si aggiunge come ospite Bill Laswell al basso elettrico. Un disco pieno di atmosfera che viene sottolineata dalla melodia del sax su un tappeto elettronico mai monotono. Sottolineiamo la traccia titolo, Genesis Code con echi di bop, il free di Dark Matter.
L’ultimo Coltrane, Sun Ra, l’elettronica e Canterbury sono le ispirazioni alla base di Pole Axe. l’album degli Slobber Pup, Una formazione che vede Joe Morris alle chitarre, Jamie Saft alle tastiere, Balasz Pandi alla batteria a cui si è aggiunto per questo disco il sassofonista svedese Mats Gustafson, Un lavoro suddiviso in tre tracce (due dalla durata consistente) in cui al gusto della ricerca e dell’improvvisazione (sonora e di effetti eletttonici) si unisce un metodo rigoroso di scrittura.
Michele Manzotti
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