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Titus Wolfe – Ho-Ho-Kus N.J.

10 gennaio 2016 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

Rose Records / IRD
www.tituswolfe.com
www.bluerose-records.com

Ascoltare un cd di un artista di cui non si conosce nulla, è sempre stimolante. In questo caso, gli indizi di partenza erano positivi. La Blue Rose Records è una garanzia, gli artisti che produce sono di qualità e ispirati dalla musica roots americana. La foto di copertina, un primo piano di Titus Wolfe, pare estrapolata da un contesto del vecchio west, una sorta di Buffalo Bill dallo sguardo magnetico. Ma leggendo la biografia dal suo sito, scopriamo che Titus Wolfe è tedesco e ha passato la sua giovinezza a Francoforte iniziando a suonare la chitarra a soli otto anni appassionandosi ai songwriters americani degli anni ’70. I suoi primi anni da musicista professionista li ha spesi come chitarrista e cantante, in varie band, girando per i principali club e festival nazionali. Trasferitosi a Berlino ha allestito uno studio di registrazione dove ha registrato colonne sonore per film e spot radiofonici. La passione per la musica di estrazione americana, in lui non si era sopita e, casi fortuiti della vita, grazie ad un amico promoter, alcuni suoi brani originali sono stati recapitati a David J. Keyes, per quindici anni bassista di Willy De Ville. “Amore” artistico a prima vista, tra Titus e David, il cui frutto è Ho-Ho-Kus N.J., registrato in New Jersey, negli studi di Tom Merlynn, situati nella piccola cittadina di Ho-Ho-Kus. Tom Merlynn è anche coproduttore, con Titus e David, del cd. Ben otto delle undici tracce complessive, sono originali. Titus Wolfe ne ha scritto le parti musicali, mentre i testi sono stati scritti a quattro mani con Rob Hoare. La scelta delle tre cover non è stata casuale. Heaven Stood Still e Angels Don`t Lie sono di Willy De Ville, alla cui memoria il cd è dedicato, e Willin di Lowell George dei Little Feat. Alle registrazioni, oltre a Titus Wolfe (voce e chitarra acustica), David J. Keyes (contrabbasso e dobro), hanno collaborato Kenny Margolis (piano, organo, fisarmonica) e Boris Kinberg (batteria e percussioni), anch’essi ex componenti della Mink DeVille Band e altri turnisti della zona. In loro rappresentanza vale la pena citare John Cariddi (chitarre, banjo, armonica, percussioni e cori). Ospite speciale, un sorprendente Joe Lynn Turner, famoso anche in Italia per i suoi trascorsi con Deep Purple, Rainbow e Yngwie Malmsteen ma perfettamente a suo agio anche nel coinvolgente duetto di Willin. Il vero fiore all’occhiello di questo pregevole esordio sono però le otto tracce originali, dove l’amore per la roots music e i cantautori storici americani emergono e vengono valorizzati dalla voce scura e graffiante di Titus. Esordio pregevole e artista da tenere in debita considerazione.

Stefano Tognoni

 

Tracce

Your Name In The Clouds

Too Far Gone

Guru For A Dime

Heaven Stood Still

Where Roses Grow

A Trip Nowhere

Calling Your Name

Angels Don`t Lie

The Trouble You Must Have Seen

Willin`

Wild, Wild World

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