(Nettwerk / Self)
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Il cantautore e polistrumentista australiano Xavier Rudd ha prodotto, sino ad oggi, sette cd come “one man band”. Il recente Nanna, lo vede invece nelle vesti di leader di un gruppo denominato The United Nations, nome davvero appropriato, visto che ne fanno parte membri provenienti da Australia, Sud Africa, Samoa, Germania, Nuova Guinea e il produttore Errol Brown è giamaicano. Rispetto ai precedenti lavori che privilegiavano strumenti acustici o tipici della cultura australiana, come il didgeridoo, sono stati introdotti anche strumenti canonici come batteria, basso, tastiere, strumenti a fiato e cori. Non abbiamo gli elementi per valutare se si tratta di un progetto estemporaneo, o di una scelta destinata a durare nel tempo, quello che è certo è che le tredici tracce che compongono Nanna hanno una varietà sonora, una freschezza e una cura che le rendono tutte degne di nota. In esso trovano spazio reggae, musica afro, in una sorta di astratta miscela tra il sound di Bob Marley e il Johnny Clegg ai tempi dei Savuka, senza dimenticare la madre patria Australia e reminiscenze pop, sino alla conclusiva Bundagen che ci riconsegna lo Xavier Rudd chitarra acustica/voce a cui eravamo abituati. Un così eterogeneo gruppo di lavoro, rappresentanza di molte culture, ha sicuramente contribuito in modo positivo all’ottima riuscita di Nanna permettendoci di conoscere un “nuovo” e diverso Xavier Rudd.
Stefano Tognoni
Tracce
Flag
While I’m Gone
Hanalei
Come People
Sacred
Nanna
Rusty Hammer
Rainbow Serpent
Creancient
Warrior
Struggle
Radiate
Bundagen
Tagged Australia, pop, Reggae, Xavier Rudd