Leone Editore
www.leoneeditore.it
Pagg. 224, euro 9,90
«Sono maniaco della carta: l’annuso, la stropiccio, cerco di farci persino gli origami. E forse il romanzo nasce proprio dalla paura che la carta possa scomparire – come accaduto per le pergamene e i papiri – sostituita da un mondo completamente digitalizzato. La carta è anche libertà». Roberto Ritondale, giornalista campano che lavora all’agenzia Ansa, ha esordito come narratore in Sotto un cielo di carta (Leone Editore, Euro 9,90). Un romanzo dove l’autore immagina un futuro dispotico dove il regime del «controllismo», abolita la carta, impone l’uso di un tablet governativo affinché tutto sia tracciabile: dagli acquisti alle letture, dai sentimenti alla salute. Una vicenda ispirata ai grandi esempi di George Orwell e Ray Bradbury ma anche alla nostra vita di tutti i giorni. A ribellarsi alla dittatura e all’ideologia del generale Sainon, è un ex cartolaio, l’anziano Odal Clean, il cui nome è l’anagramma delle prime quattro lettere del nome di Aldous Huxley, l’autore de “Il mondo nuovo”, il terzo autore cui Ritondale rende un esplicito omaggio. Dopo una vita trascorsa tra libri, dispense e risme di fogli, il quasi ottantenne Odal combatte a modo suo per riconquistare la libertà. Una scrittura agile e brillante che riesce ad appassionare in un libro pensato per i ragazzi ma che si adatta a ogni età.
Michele Manzotti
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