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Le novità Rare Noise 4

31 marzo 2016 by Michele Manzotti in Special
www.rarenoise.com

L’ottantenne Roswell Rudd (nella foto in home page) è ancora in piena forma. Lo dimostra questo disco in cui è primus inter pares di una formazione con musicisti più giovani: il pianista Jamie Saft, il bassista Trevor Dunn e il batterista Balasz Pandi.  Dopo le collaborazioni storiche (ricordiamo Cecil Taylor e Archie Shepp) ecco che Rudd mostra di divertirsi e non poco in Strenght & Power, album alla cui base ci sono le improvvisazioni. Un’energia  free che si percepisce subito dall’iniziale traccia titolo, dallo swing stravolto e scomposto di Cobalt is a Divine, dalla ballata quasi onirica Luminescent, dalla finale e umoristica Struttin’ For JahJah.

Il chitarrista David Fiuczynski è sempre stato attratto dalle atmosfere orientali. A partecipare a questo Flam Blam, Pan Asian Microjam, un gruppo di musicisti legato alla sua classe del Berkley College of Music di Boston. Percussioni cinesi, tastiere microtonali (ovvero accordate in maniera non temperata come quelle del pianoforte) e violino si uniscono agli strumenti tradizionali del jazz per un omaggio non solo all’Asia (Dance of The Uirapuru, Flam, l’inno Gagaku Chord Candy ), ma anche al compositore classico francese Olivier Messiaen e al produttore hip hop  J Dilla (la traccia Oiseaux Jdillique è un caos perfettamente organizzato). Le ultime tre tracce con il sassofonista Rudresh Mahanthappa sono dedicate a sviluppare i temi di Fiuczynski in modo meno sperimentale.

Jan Peter Schwalm è un polistrumentista e compositore tedesco che ha estimatori del calibro di Brian Eno. Già componente del gruppo Slop Shop, Schwalm ha poi costruito una carriera solista tra colonne sonore, brani per balletto e tante altre esperienze come esecutore e live remixer. Nel 2013 il Deutsche Jazzfest di Francoforte gli aveva commissionato un pezzo dal titolo Endnkall e il materiale creato per quella commissione è alla base di questo The Beauty for Disaster. Si tratta di una suite in undici movimenti dal grande fascino nonostante la complessità. Ispirazioni della musica colta, dal minimalismo, lavoro sull’elettronica e sulla strumentazione quasi sempre affrontata da solo. Un album destinato a diventare un culto del genere.

 

 

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