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La storia dell’etichetta Mack Avenue (distribuita in Italia da Egea) parte alla fine degli anni ’90 a Detroit. Il fondatore Gretchen Valade era un grande appassionato di jazz sin dalla giovane età. Il periodo iniziale di questo marchio è caratterizzato da incisioni di nomi come George Shearing, Gerald Wilson, Oscar Castro-Neves, Terry Gibbs oltre a esordienti. L’attività si è poi estesa fino ad aprire un secondo ufficio a Los Angeles, acquisendo altre etichette e avviando parallelamente le edizioni musicali. Nel 2012 è stata avviata l’esperienza di un combo che riunisse alcuni musicisti dell’etichetta per il Detroit Jazz Festival oltre che per altre occasioni dal vivo, impegni dei musicisti permettendo.
L’ensemble varia i propri componenti ogni anno e generalmente raccoglie jazzisti di varia formazione. I dischi che presentano le esibizioni del 2014 e del 2015 rappresentano un’antologia significativa di brani dei singoli componenti. Nel 2014 il band leader era Rodney Whitaker, contrabbassista come quello dell’anno successivo, Christian McBride. Gli elementi comuni ai due album sono il batterista Carl Allen, la sassofonista (alto e soprano) Tia Fuller e il tenorista Kiek Whallum. Se dobbiamo considerarli biglietti da visita dal marchio, dobbiamo dire che è un ottimo modo per far conoscere musicisti eccellenti, anche perché in questo caso si mettono a disposizione del lavoro di insieme.
Del primo album sottolineiamo Riot (omaggio alla musica di Herbie Hancock), la monumentale Santa Maria del pianista Aaron Diehl con echi di Dave Brubeck, l’atmosfera free di Bipolar Blues Blues di Whalum. Dall’altro la melodica ballad All I Have To Be Is You del vibrafonista Gary Burton, e Decisive Steps di Tia Fuller dal ritmo incalzante tra bop e free. Ascolto per i jazzofili tout court ma non solo.
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