(Delta Groove Music Inc.)
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“House Party At Big Jon’s” segna per Bob Corritore (talentuoso armonicista di Chicago) una sorta di ritorno alle origini. E’ infatti il sound della Windy City a cavallo tra anni ’40 e ’50 il filo conduttore delle 16 tracce (in parte cover, in parte originali) che costituiscono il repertorio del disco. Per l’occasione Corritore si avvale della collaborazione di Big Jon Atkinson, giovane ma dotato polistrumentista californiano (qui alle prese prevalentemente con microfono e chitarra) con una serie abbastanza impressionante di collaborazioni all’attivo (tra gli altri: Kim Wilson, James Harman, Kedar Roy, ecc.). Elemento cruciale per inquadrare “House Party At Big Jon’s” è la passione di Atkinson per il restauro ed il commercio di strumenti ed amplificatori d’epoca (sul suo profilo facebook spuntano quasi quotidianamente rarità di ogni tipo). E’ proprio grazie a questa sapienza che House Party At Big Jon’s trova la sua cifra stilistica: raramente è capitato di ascoltare una riproduzione così profonda e fedele di quel suono unico che rese celebri personaggi come Little Walter, Junior Wells e sidemen vari. Alla festa partecipano una serie di ospiti d’eccezione come Alabama Mike, Dave Riley, Tomcat Courtney, Danny Michel (con una menzione speciale per l’essenziale ma squisito drumming di Malachi Johnson e Marty Dodson). Tutto il disco scorre ottimamente, con delle punte di diamante quali l’iniziale “Goin’ Back To Tennessee”, lo strascicato slow “At The Meeting” e lo strumentale “El Centro” con i suoi sapori latini. Insomma, se non considerate un peccato mortale il fatto di ripercorrere sentieri già battuti e cercate semplicemente un disco di blues elettrico pieno di passione ed ottimamente suonato, autoinvitatevi senza esitare al party di Big Jon Atkinson e Bob Corritore.
Pietro Rubino
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