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Bruskers Guitar Duo – Four Hands Party

9 luglio 2016 by pdb in Dischi, Recensioni

(Fingerpicking.net  / Ird)
www.bruskers.com

A dispetto delle suggestioni cui il loro nome richiama, la musica acustica del Bruskers Guitar Duo perderebbe probabilmente le sue peculiarità fondanti se eseguita agli angoli di una strada, stretta tra rumori ed ascolti distratti. “Four Hands Party” – interamente giocato sull’interazione tra le chitarre di Eugenio Polacchini e Matteo Minozzi – guarda infatti sicuramente al lato più intimista del genere. 11 brani in cui compaiono standard jazz, rivisitazioni di esotici traditional, composizioni originali. Le note di copertina ci guidano nel caso ci si voglia dilettare a cogliere le diversità degli strumenti e degli stili (possiamo ascoltare Polacchini prevalentemente sul canale sinistro e Minozzi su quello destro): in realtà tutto il lavoro è basato sul costante interplay creativo tra i due superbi musicisti. Se in alcuni momenti il lavoro ritmico e quello solista sono forse maggiormente distinguibili (è il caso delle riletture di classici jazz come Yesterdays e Summertime), in altri si snodano vere e proprie conversazioni chitarristiche ( la mini suite “Music From Pinocchio”, la delicatissima “Airang” – niente meno che una canzone tradizionale coreana) in cui padrona assoluta è l’emozione nelle sue sfumature più discrete. É grazie a questo connubio di abilità strumentistica, sensibilità armonica e ricerca ritmica che “Four Hands Party” riesce a spiccare nettamente in un ambito – quello del duo acustico – che conta innumerevoli precedenti illustri. “Four Hands Party” è una lezione impeccabile di affiatamento e tecnica musicale: ma non saranno solo gli esperti del genere a goderne.

Pietro Rubino

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