(Ecm / Ducale)
Pagina Facebook Glauco Venier
Il pianista friulano Glauco Venier si era già messo in luce nel catalogo Ecm grazie agli album con Norma Winstone e Klaus Gesing Distances e Dance With No Answer. Ma il lettori del nostro sito lo hanno conosciuto grazie all’album Symphonika con le sonorità orchestrali. Oggi lo strumentista, che ha un lungo background di classica prima e di jazz poi, si propone come solista-compositore aggiungendo al suono in bianco e nero dei tasti del pianoforte, quello delle percussioni intese come sculture sonore. Una scelta che porta a un ascolto necessariamente attento per captare tutte le sfumature di una prassi legata all’improvvisazione ma che ha una solida base di ideazione e scrittura. Questo si percepisce dall’ascolto di un album che scorre come una lunga suite di idee originali alternate ad altri autori (gli armeni Gurdjeff e Komitas, Guillaume Dufay). Stravinskij, Debussy, Thelonious Monk sono fra gli ispiratori di un suono che si fa personale. Tra i momenti del disco composti da Venier segnaliamo Tiziano’s Painting, Prayer, i tre movimenti di The Temple / War / Litanies, Deep And Fair.
Michele Manzotti
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