(Rootsy Music / Irde)
www.jetbone.se
Sebbene sia uscito nel 2015, per gli appassionati del rock più stradaiolo dei primi ‘70 vale la pena recuperare questo “Magical Ride”, seconda fatica per gli svedesi Jetbone. Oltre ad intaccare il luogo comune che vuole la Scandinavia una terra musicalmente dominata da sonorità gotiche ed oscure, “Magical Ride” ha il merito di donare un po’ di conforto a tutti coloro che non si sono mai ripresi dallo scioglimento dei compianti Black Crowes. Dalla gloriosa band di Atlanta i Jetbone traggono ispirazione diretta, prediligendo forse il lato più soul e rhythm and blues, come dimostrano l’iniziale “C’mon” e la power ballad “Woman”, entrambe con una ricca sezione fiati sugli scudi. Pur trattandosi di un disco piuttosto tirato, non mancano venature quasi folk, ad esempio nella delicata “Rosalie”. Insomma, pur profondamente radicato negli stilemi del genere, il songwriting del gruppo conosce diversi momenti interessanti. E’ probabile che i Jetbone condividano con i loro padrini musicali un certo gusto per la dimensione live – ed effettivamente alcuni intermezzi strumentali affiorano qua e là, quasi a suggerire la possibilità di lunghe cavalcate elettriche. Per il momento “Magical Ride” è un ottimo biglietto da visita, godibile e sincero, in attesa che le imperscrutabili logiche del marketing musicale portino la band anche dalle nostre parti.
Pietro Rubino